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Max De Aloe
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Umberto Petrin, Max De Aloe e Marco Cardini presentano “Arcus Pulcher Aetheri”

 

“Arcus Pulcher Aetheri”

Marco Cardini pittura cibernetica
Umberto Petrin pianoforte
Max De Aloe armonica cromatica, TOUR electronics

 

In questo spettacolo l’artista Marco Cardini arriva ad interagire con il calcolatore grazie all'uso del programma PAGe (Painting by Aerial Gesture) che gli permette di dipingere e di attivare suoni in tempo reale. L’aspetto peculiare di questo programma è, infatti, quello di dare al pittore cibernetico la possibilità di generare, attraverso una libera gestualità delle mani nell’aria, segni grafici elettronici che possiamo a ragione definire graffiti elettronici, che analogamente ai suoni si sviluppano nel tempo e nello spazio. Con il sistema PAGe, ideato da Cardini e realizzato al CNR di Pisa, l’artista ha fatto del calcolatore elettronico una macchina sinestetica in grado di attivare in tempo reale colori e suoni attraverso interfacce elettroniche gestuali. La performance visiva che sarà presentata in questa occasione è stata composta da Cardini, un poema visivo in quattro tempi per orchestra, commissionato per l’apertura della stagione sinfonica 2004/2005 di Bolzano e Trento, è stata inoltre eseguita all’Auditorium Melotti del MART di Rovereto e per la RAI TRE. Su questa “partitura visiva” Umberto Petrin e Max De Aloe eseguiranno insieme una libera struttura sonora, elaborando un materiale tematico che si muove intorno alle loro composizioni, entro il quale poter agire anche attraverso moduli improvvisativi che rendano l’azione compatta e in ogni caso “unica”. L’incontro tra Cardini, Petrin e De Aloe è la naturale conseguenza della ricerca artistica che ognuno di loro ha personalmente affrontato negli anni, portandoli a confrontarsi sui diversi linguaggi artistici: musica-pittura-poesia.

 

UMBERTO PETRIN

Umberto Petrin, considerato tra i migliori pianisti italiani di jazz, è tra i maggiori talenti emersi negli anni ’90. Diplomato in pianoforte al Conservatorio, si è interessato attivamente anche alla poesia ed alla pittura, collaborando a riviste letterarie e d’Arte, pubblicando inoltre due volumi di poesia (’85 e ’89) ed esibendosi, come musicista, al fianco di poeti ed artisti quali Luigi Pasotelli, Milo De Angelis (presente nel CD “Voir Loin”), Giovanni Fontana, William Xerra. In campo più strettamente jazzistico ha realizzato oltre 40 CD, molti dei quali premiati dalla critica, insieme a musicisti quali: Steve Lacy, Tim Berne, Lee Konitz, Lester Bowie, Cecil Taylor, Enrico Rava, Paolo Fresu, Tiziana Ghiglioni, Gianluigi Trovesi, Robbie Robertson. Ha affrontato ogni stile jazzistico e si è successivamente distinto per un personale linguaggio che unisce stilemi monkiani e musica del 900 europeo.
Più volte segnalato nei referendum annuali della critica tra i dieci migliori musicisti italiani di jazz.
Particolare successo hanno ottenuto il CD “Breaths and Whispers” (in duo con Lee Konitz), “Monk’s World” (su musiche di T.Monk, che ottenne l’avallo del celebre poeta Amiri Baraka, conosciuto anche come LeRoi Jones), “Ellissi” (in trio+ Tim Berne al sax). Tra le altre collaborazioni si citano quelle con : Paul Rutherford, Paul Lovens, Willem Breuker, Misha Mengelberg, Han Bennink, Michael Moore, Marc Ducret, Yves Robert, Evan Parker, Ab Baars, Michel Godard, Antonello Salis, Renato Borghetti (il maggior fisarmonicista brasiliano), Gianni Coscia.
Particolare attenzione merita l’incontro con il pianista Cecil Taylor, che gli ha espresso molta stima e con il quale ha avuto occasione di esibirsi in duo pianistico nell’ambito di una collaborazione con l’Instabile Orchestra (l’incontro è documentato sul CD “The Owner of the River Bank” dell’etichetta tedesca ENJA). Tutta la stampa internazionale specializzata ha dato rilievo a questo incontro, dal momento che (dopo il duo con la storica pianista MaryLou Williams) è la seconda volta che un pianista incontra Taylor in duo.
Ha partecipato a progetti sulla canzone italiana, arrangiando in chiave jazzistica canzoni di Tenco (si ricorda il progetto con Ghiglioni, Fresu e Trovesi), Fossati, Daniele, canzoni napoletane (in duo con Trovesi) e, su richiesta del Festival di Recanati, brani di Jacques Brel (ospite Ambrogio Sparagna all’organetto).
Ha riproposto brani del repertorio popolare di tradizione insieme al pifferaio Stefano Valla ed ha elaborato temi dal repertorio tradizionale del Rio Grande del Sud, incisi insieme ad alcuni tra i più affermati musicisti brasiliani (già citato Borghetti, Daniel Sà, Pedro Figueiredo).
Ha suonato nei maggiori festivals internazionali, tra cui: Parigi, Chicago, Vancouver, Toronto, Montreal, Tokyo, Yohoama, Fukui, Le Mans, Orléans, Madrid, Faro, Grenoble, Lisbona, Bath, Munster, Monaco, Ulm, Gottingen, Dortmund, Amburgo, Chiasso, Bielefeld, Zurigo, Copenhagen, Vossa (Norvegia), Darmstadt, Utrecht, Nantes, Siviglia, Salamanca, Guimaraes, Amsterdam, Lubiana, Skopje, Karlsruhe, Graz, Monaco…nonché nei più importanti festivals italiani.
Dal 1996 conduce un proprio trio col quale ha inciso diversi CD, molto apprezzati, l’ultimo dei quali è “Voir Loin”, che vede la partecipazione del sassofonista Assif Tsahar e del Poeta Milo De Angelis .
Nel 1997 è entrato nella più prestigiosa formazione italiana: l’Italian Instabile Orchestra, al posto di Giorgio Gaslini. Con l’Instabile Orchestra svolge tournées in tutto il mondo.
Dal 1999 collabora con lo scrittore Stefano Benni e dal 2001 si esibisce al fianco dell’attore Giuseppe Cederna.
Nel 2000 forma un duo insieme a Gianluigi Trovesi, col quale ha appena inciso un cd per la prestigiosa ECM.
Nel 2001 è invitato dalla Fondazione Cineteca di Milano per collaborare a progetti speciali, con la sonorizzazione di importanti films muti restaurati. Da allora ha scritto ed eseguito musiche per 5 films in importanti festivals internazionali del film.
E’ considerato il maggior interprete italiano della musica di Thelonious Monk.
Dal 2002 si esibisce insieme allo scrittore-voce recitante Stefano Benni in un nuovo progetto in duo imperniato proprio sulla figura di Thelonious Monk, i cui testi originali, uniti alle foto di scena, sono pubblicati nel volume “Teatro2” dello stesso Benni (Ed.Feltrinelli). Il récital sarà pubblicato nel 2005 su DVD per conto dell’ED. Feltrinelli.
Lo scrittore è inoltre presente, come voce recitante , nel CD “Particles” del pianista (2003).
Lo stesso cd è intitolato ad una versione di Particles, tema inedito di Cecil Taylor (risulta essere la prima volta che un tema di Taylor venga inciso da un altro pianista), che il compositore stesso ha donato a Petrin .
Nel maggio 2004 costruisce insieme a Giuseppe Cederna, su commissione della Fondazione Cineteca di Milano, un récital sui Promessi Sposi di Alessandro Manzoni, con una versione filmata di M.Bonnard del 1922.
Nel luglio 2004, a 1° Festival di Musica sperimentale di Napoli, è protagonista di una nuova performance su rari e preziosi video di Joseph Beuys (uno dei capiscuola dell’Arte Contemporanea e Maestro dell’happening), su invito ed in collaborazione con Lucrezia De Domizio, maggiore esperta del pensiero beuysiano e curatrice delle mostre di Beuys nel mondo. La performance viene ripetuta in altre importanti sedi, rassegne, musei e proseguirà in Italia ed all’estero. In quella stessa occasione il pianista partecipa ad un happening ideato insieme ai compositori Emanuel Pimenta e Phill Niblock, già collaboratori del Merce Cunnigham Theatre.
Nel settembre 2004 in occasione del Festival di S. Anna Arresi, in Sardegna, è invitato come docente nei seminari e tiene un concerto in duo con Tim Berne, uno dei più grandi musicisti dell’attuale scena jazzistica mondiale. Con Berne è in procinto di incidere in duo.
Tra i progetti del 2005 figurano un concerto-lettura insieme allo scrittore Paolo Nori, dedicata alla figura del poeta futurista russo Velimir Chlebnikov ed una performance insieme al pittore cibernetico Marco Cardini.
Dal 2003 è collaboratore della rivista ARTE (arte contemporanea, per le edizioni Cardelli & Fontana).
E’ docente di Pianoforte Jazz e Musica d’Insieme Jazz presso il Civico Ist. Musicale di Pavia e di Pianoforte ad orientamento Jazz presso il Conservatorio “Nicolini” di Piacenza. Dal 2004 è docente dei Seminari estivi di Perfezionamento di Sant’Anna Arresi (CA), una delle sedi festivaliere più prestigiose in ambito jazzistico.

Da ascoltare:

OOZE , piano solo, 1992
PERCORSI , con Lanfranco Malaguti, 1994
WIRRWARR, in trio con ospite Giancarlo Schiaffini, 1996
BREATHS AND WHISPERS, in duo con Lee Konitz, 1996
MONK’S WORLD , piano solo + una poesia di Amiri Baraka, 1997
ELLISSI , in trio con ospite Tim Berne, 1999
LITANIA SIBILANTE, con l’Italian Instabile Orchestra, 2000
VOIR LOIN, in trio con ospiti Assif Tsahar ed il poeta Milo De Angelis, 2001
REUNIAO, con Renato Borghetti, P.Figueiredo, D.Sa, S.Georgiadis, 2002
PARTICLES , piano solo con ospite Stefano Benni, 2003
THE OWNER OF THE RIVER BANK, con L’Italian Inst. Orch. + Cecil Taylor (da notare, nella # 4, il duo di pianoforti Taylor/Petrin), 2004

 

PAGe – Marco Cardini

Il primo segno dell’uomo primitivo sulle pareti delle caverne rappresenta, oltre al rituale magico-propiziatorio, l’inizio della presa di coscienza delle relazioni fra l’uomo e la realtà circostante; esso è un gesto additivo che prende possesso del piano bidimensionale. Da questa prima addizione segnica sulla superficie il percorso si snoda, attraverso tutta la storia dell’arte, per via di addizione materica. E’ Lucio Fontana che, tagliando la tela, crea il primo segno sottrattivo. Il gesto di Fontana ha lo stesso valore di primordio, di prima presa di coscienza dell’uomo primitivo, con la differenza che il suo ‘taglio’ inizia l’avventura pittorica nella terza dimensione e dichiara esaurita l’indagine sulle due dimensioni iniziata nel Paleolitico. Nuovi strumenti erano però necessari per dare compimento all’intuizione di Fontana e rappresentare l’ideale trait-d’union fra il gesto additivo primitivo e quello sottrattivo e spaziale di Fontana. Tale indagine nella terza dimensione ha trovato finalmente la possibilità di divenire, da pura speculazione filosofica, uno strumento reale con il progetto che ho ideato, e che mi permette di ‘operare’ pittoricamente, in uno spazio in cui sono stati modificati gli usuali punti di riferimento del pittore, utilizzando la luce pura in luogo dei tradizionali pigmenti adatti per la superficie bidimensionale. E’ così stato realizzato “PAGe”-1999, iperstrumento per il rilevamento gestuale in tempo reale. Alla dimensione spaziale si viene, quindi, a legare la quarta dimensione del tempo che si manifesta, nella sua traccia effimero-gestuale, attraverso la tecnologia informatica. Grazie alla tecnologia informatica e all’ideazione di interfacce gestuali si è inoltre riusciti a far interagire contemporanemente, sia materia visiva che materia sonora, dando luogo ad una reale sinestesia a lungo vagheggiata da intere generazioni di artisti e scienziati di ogni epoca come l’abate Castel, Wilfred e Skrjabin. Il software PAGe (Painting by Aerial Gesture) che ho ideato, è un iperstrumento per realizzare pittura cibernetica ed è il risultato di una Tesi di Laurea del Dott. Davide Filidei con la collaborazione del computerART project”-ISTI A.Faedo del C.N.R., Area della Ricerca di Pisa, coordinato dal Dott. Leonello Tarabella. PAGe è il terzo software in ordine di tempo realizzato presso il C.N.R. di Pisa. Due precedenti esperienze risalgono al 1994 “SHINE HANDS”, e “APH” Aerial Painting Hands 1996.

 




 
   
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